L’orientamento delle costruzioni megalitiche sarde in base a concetti e/o a eventi astronomici trova riscontri ancora più eclatanti, e in genere precedenti, nelle costruzioni megalitiche dell’Europa centro-settentrionale.
In tale contesto, più che decennali scavi archeologici e studi di centinaia di sepolture preistoriche hanno dimostrato che i loro realizzatori conoscevano con precisione il moto degli astri e verso di loro orientavano la forma delle costruzioni sepolcrali. Ancor oggi, la consapevole direzione delle strutture verso particolari eventi astronomici, quali il sorgere o il tramontare degli astri più luminosi, stupisce ancor più del loro gigantismo.
A sinistra West Kennet (Fonte: Diego Meozzi),
a destra Weyland Smithy (Fonte: Event Horizons, David Lyons, Ambleside, Cumbria)
Costruzioni funerarie neolitiche
L’allineamento astrale delle sepolture megalitiche neolitiche della Gran Bretagna è stata accertata da numerosi studiosi, tra cui l’inglese John North, che ne ha effettuato “monumentali” ricerche. Prendendo come base il suo volume Stonehenge (1996), abbiamo elaborato la seguente tabella:
Località |
Stato |
Tipologia |
Periodo |
Datazione (a.C.) |
Allineamento astrale |
Fussel's Lodge |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
4250/3950 |
Aldebaran, Spiga, Beta Crucis, Beta Centauri, Deneb, Rigel |
Wayland's Smithy |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3800/3440 |
Capella, Spiga |
Wayland's Smithy II |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3800/3440 |
Capella, Spiga, Alfa e Beta Crucis |
Horslip |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
4160/3840 |
Betelgeuse, Sirio, Venere |
West Kenneth |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3800/3400 |
Spiga, Pleiadi, Betelgeuse, Beta Tauri, Antares |
West Kenneth/fossati |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3790/3360 |
Sirio, Vega |
Silbury Hill |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3630/2500 |
? |
Beckhampton Road |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3480/3320 |
Rigel, Polluce, Beta Centauri |
South Street |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3700/3375 |
Sirio?, Vega? |
Skendleby Giant's
Hills 1 |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3350/2700 |
Vega, Aldebaran, Betelgeuse |
Skendleby Giant's
Hills 2 |
G.B. |
Tumulo funebre lineare |
neolitico |
3940/3540 |
Deneb, Aldebaran, Betelgeuse, alba/tramonto ai solstizi? |
Radley |
G.B. |
Parallelogramma tombale |
neolitico |
3730/3670 |
Deneb, Bellatrix |
Grendon |
G.B. |
Tumulo quadrato |
neolitico |
3630/3350 |
Deneb, Betelgeus, alba e tramonto ai solstizi |
Hazleton North |
G.B. |
Cairn (cumulo tombale di pietre) |
neolitico |
3870 ? |
Vega, Sirio |
Windmill Hill (anello
interno)
|
G.B.
|
Tumulo circolare |
fossato az. 156° |
neolitico |
3945/3515 |
Sirio |
fossato az. 346,5° |
neolitico |
3945/3515 |
Vega |
Windmill Hill (anello
mediano)
|
G.B.
|
Tumulo circolare |
fossato az.23° |
neolitico |
3520 |
Vega |
fossato az.107° |
neolitico |
3420 |
Antares |
fossato az.130° |
neolitico |
3480 |
Bellatrix |
fossato az.275° |
neolitico |
3600 |
Altair (tramonto) |
Windmill Hill (anello
esterno)
|
G.B.
|
Tumulo circolare |
fossato az. 90° |
neolitico |
3450 |
Spiga |
fossato az.122° |
neolitico |
3520 |
Antares |
fossato az.138° |
neolitico |
3520 |
Aldebaran |
fossato az.157° |
neolitico |
3510 |
Bellatrix |
fossato az.276° |
neolitico |
3480 |
Polluce (tramonto) |
Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)
Il fatto che, nelle opere architettoniche del neolitico e dell’età del bronzo, fossero incorporati allineamenti astronomici depone in favore dell’argomento che il cielo ricoprisse un ruolo di primo piano nelle religioni preistoriche. Tale circostanza è sicuramente un indicatore di una credenza religiosa, se non di una fede nella divinità dei corpi celesti; anche se probabilmente le stelle (difformemente dalla luna e dal sole) potrebbero essere state considerate, almeno in una fase più remota, la rappresentazione degli antenati e non delle divinità.
Molto raramente nel neolitico arcaico una sepoltura è completamente allineata verso una fase solare, come si nota in tabella. Si riscontra, infatti, una deviazione costante verso destra, e cioè in direzione Nord-est.
L’orientamento pertanto sembra corrispondere a quello delle stelle visibili all’alba (in alcuni casi al tramonto) nella regione dell’orizzonte dove il sole stava per sorgere (o tramontare). L’astro di riferimento, quindi, sembra essere quello che gli astronomi chiamano “Stella eliaca”.
A sinistra Silbury Hill (Fonte: Diego Meozzi),
a destra West Kenneth (Fonte: Event Horizons, David Lyons, Ambleside, Cumbria)
Megalitismo classico
Successivamente, nel neolitico recente, appaiono costruzioni di altro genere che prefigurano lo svolgersi, al loro interno, di particolari cerimonie religiose, per la maggior parte rivolte ai moti astrali, ma che, in alcuni casi, già si rivolgono alle fasi lunari o solari.
La loro tipologia è stata codificata con le seguenti denominazioni:
- Cursus: spazio compreso tra una coppia di argini paralleli, con fossati annessi all’interno o all’esterno di loro;
- Avenue: spazio compreso tra due file parallele di pietre;
- Row: fila di pietre, anche di grandi dimensioni (menhir), allineate in un’unica direzione.
Nel neolitico recente, con tutta probabilità la sepoltura degli appartenenti a un dato clan era orientata verso quell’astro o quella costellazione che si riteneva totemica o protettrice del clan stesso, al fine di una possibile rinascita. (Ancor oggi, fra l’altro, è rimasto il detto: “nascere sotto una buona stella”).
Marcel Moreau, in Les civilisations des étoiles dà una spiegazione interessante a questo fenomeno: “Gli uomini della preistoria collegarono certi gruppi stellari con delle linee immaginarie, disegnando nel cielo delle figure approssimative di uomini e di animali, facilmente riconoscibili. Per orientarsi, era necessaria la sola indicazione degli astri più brillanti, denominando ogni costellazione dalla stella più splendente che le apparteneva. Si diceva così l’Occhio del Toro, la spiga della Vergine, Vega della Lira ecc. “(Moreau, 1973: 27).
Tutti questi gruppi di stelle idealmente collegati tra loro, infatti, sono indicati (e, con tutta probabilità lo erano già nella preistoria) col nome di un animale (es. Orsa, Toro, Ariete ecc.), con figure umane o, in taluni casi con figure zoomorfizzate (Sagittario, Capricorno etc.). Tale circostanza potrebbe aver determinato l’identificazione del Clan, della Tribù o, addirittura, del loro antenato capostipite, con l’eroe o l’animale celeste individuato nella costellazione di riferimento.
La cerimonia religiosa celebrata, a cadenza periodica, all’interno delle costruzioni megalitiche doveva quindi esser simile a tanti rituali che, ancor oggi, esistono tra le popolazioni primitive. “E’ ciò che – prosegue il Moreau – si chiama mettersi nella pelle di un altro o sotto una maschera protettiva, cioè sotto la protezione di un altro perché più potente. Ed è là l’origine di tutte le pelli mitizzate, e di tutte le maschere totemiche. Si tratta dell’introduzione di un essere umano nella pelle di un animale, ma questo animale è un animale celeste e in seguito un animale totem”.
Ecco la tabella che indica gli allineamenti astronomici delle costruzioni del neolitico recente:
Località |
Stato |
Tipologia |
Periodo |
Datazione |
Allineamento
astrale |
Dorset |
G.B. |
Cursus |
neolitico |
3880/3070 |
Rigel, Polluce, Rigel Centauri, Sirio |
Stonehenge (Lesser
Cursus) |
G.B. |
Cursus |
neolitico |
3430 |
Altair, Spiga, Antares |
Stonehenge (Greath
Cursus) |
G.B. |
Cursus |
neolitico |
3420/3240 |
Antares, Polluce, Arturo, Rigel |
Dorcester |
G.B. |
Cursus |
eneol. |
2450 |
Polluce |
Brandyshop Bridge |
G.B. |
Cursus |
eneol. |
2700 |
Rigel |
Bledlow Cross |
G.B. |
Raffigurazione gigante |
neolitico |
3660/3620 |
Rigel, Sirio |
Whiteleaf Cross |
G.B. |
Raffigurazione gigante |
neolitico |
3650/3620 |
Spiga, Capella |
Wilmington Long
Man |
G.B. |
Raffigurazione gigante |
neolitico |
3480 |
Costellazione di Orione |
Uffington White
Horse |
G.B. |
Raffigurazione gigante |
neolitico |
3230 |
Costellazione del Toro |
Dartmoor
(Corringdon Ball) |
G.B. |
Row |
eneol. |
2720/1980 |
Rigel |
West Kenneth
Avenue |
G.B. |
Avenue, in parte con Menhir |
eneol. |
2235 |
Rigel, alba e tramonto lunistizio minore meridionale, alba e tramonto lunistizio minore settentrionale, tramonto lunistizio maggiore meridionale |
Stonehenge Avenue |
G.B. |
Avenue |
eneol. |
2165 |
Tramonto lunistizio maggiore settentrionale |
Stall Moor/Green Hill |
G.B. |
Row |
eneol./br. |
2010/1660 |
Deneb, Arturo |
Butterdon Row |
G.B. |
Row |
bronzo |
1720 |
Arturo |
Staldon Row |
G.B.
|
Row |
bronzo |
1660 |
Arturo, Vega |
Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)
A sinistra Avebury (Fonte: Diego Meozzi),
a destra Callanish (Fonte: Event Horizon, David Lyons, Ambleside; Cumbria, G.)
Calendari astrali
Con l’evolversi della civiltà, appaiono costruzioni ancora più complesse, con funzione di calendari ad uso cerimoniale. In tal caso, l’orientamento è solo in minima parte stellare, ma per la maggior parte è lunare e solare:
a) Henge: recinto circolare racchiuso da argini con fossato interno o esterno e spesso uno o più anelli interni di pali in legno (treehenge) o pietre;
b) Cromlech: espressione bretone indicante un cerchio formato da blocchi di pietre che circondano un tumulo dalla forma a peristilio.
A sinistra Stonehenge (Fonte: Diego Meozzi), a destra Devon (Fonte: Diego Meozzi)
Alcuni studiosi registrano, nel corso del III millennio a.C., l’introduzione in Gran Bretagna del c.d. bicchiere imbutiforme da parte di una popolazione proveniente dal continente. Tuttavia, ogni ipotesi di collegamento tra l’arrivo di nuove popolazioni e l’evolversi del culto religioso in direzione della luna e del sole va preso con estrema cautela. Chi scrive, al contrario, ritiene alquanto singolare il collegamento tra il cambiamento del culto religioso da parte di una popolazione probabilmente arrivata nel sud della Gran Bretagna dal continente europeo e l’introduzione di un utensile di particolare foggia.
Riportiamo una terza tabella a dedicata alle costruzioni ancora più complesse, con funzione di calendari ad uso cerimoniale” comprensiva dei loro orientamenti astronomici.
Località |
Stato |
Tipologia |
Periodo |
Datazione |
Allineamento astrale |
Arminghall |
Ingh. |
Treehenge |
neolitico |
3100 |
Albe e tramonti
solstizi |
Stonehenge (pali
della strada di
accesso) |
Ingh. |
Treehenge |
neolitico |
3000 |
Tramonto
solstizio
invernale, Rigel |
Stonehenge
(linee
tangenti il c.d. Cerchio
di Aubrey) |
Ingh. |
Treehenge |
neolitico |
2850 |
Tramonto solstizio invernale, tramonto lunistizio meridionale |
Stonehenge
(c.d.
rettangolo delle pietre
posizione) |
Ingh. |
Henge |
neolitico |
2600 |
Tramonto lunistizio maggiore settentrionale |
Avebury |
Ingh. |
Henge |
neolitico |
2600 |
Deneb?, albe e tramonti lunistizi settentrionali e meridionali, tramonto solstizi estivi e inv.li |
Mount Pleasant |
Ingh. |
Treehenge |
eneol. |
2500 |
Vega, Aldebaran, albe e tramonti solstizi |
Stonehenge
(complesso Heel Stone-Altar Stone-Trilithon) |
Ingh. |
Henge |
eneol. |
2460 |
Tramonto solstizio invernale |
Durrington Walls |
Ingh. |
Treehenge |
eneol. |
2440/2320 |
Deneb, Vega, Aldebaran, albe e tramonti solstizi, tramonto lunistizio settentrionale |
Woodhenge |
Ingh. |
Treehenge |
eneol. |
2270 |
Albe solstizi, tramonto lunistizio settentrionale? |
Harenermolen 1^
Fase |
Olanda |
Treehenge con seppellitura |
eneol. |
2100/2000 |
? |
Harenermolen 2^
Fase |
Olanda |
Treehenge |
eneol./br. |
2000/1500 |
? |
Callanish |
Ebridi |
Henge + Row |
eneol./br. |
1800 |
Capella, Betelgeuse, alba lunistizio maggiore meridionale, tramonti lunistizio maggiore settentrionale, alba e tramonto solstizio inv.le |
Harenermolen 3^
Fase |
Olanda |
Treehenge |
bronzo |
1500/1100 |
Alba e tramonto
lunistizio
maggiore meridionale, albe e tramonti solstizi |
Drizzlecomb |
Ingh. |
Henge + Row |
bronzo |
1510? |
Polluce, Capella? |
Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)
Con l’inizio dell’età del bronzo, scompare, nell’Europa occidentale, l’uso di erigere costruzioni megalitiche. E’ sicuramente, la fine di una cultura stupefacente.
Alla domanda concernente le cause di tale scomparsa, sorgerebbe spontanea una risposta: ciò è dipeso dall’arrivo, in Europa occidentale, delle popolazioni di origine indoeuropea, portatrici della cosiddetta “cultura dei Kurgan”, e cioè della sepoltura sotto tumulo. In questo caso, la risposta sembrerebbe avere un fondamento più concreto rispetto a quella del precedente periodo (e cioè che la sostituzione dei culti astrali con quelli solari o lunari in Gran Bretagna sia dovuto all’arrivo delle popolazioni del “bicchiere imbutiforme”). La nuova cultura introdotta dagli Indoeuropei, infatti, riguarda non un particolare utensile ma proprio una sepoltura: quella sotto tumulo (o “kurgan”). Che il mutamento di costruzione funebre abbia comportato anche il cambiamento dei riti e delle cerimonie religiose sembra una conseguenza logica, pur con tutte le cautele del caso.
Se tale considerazione si dimostrasse esatta, smentirebbe tutte le ipotesi che assegnano ai Celti, e in particolare alla loro casta sacerdotale, i cosiddetti Druidi, i segreti relativi alla realizzazione e all’uso dei grandi monumenti megalitici europei, essendo stati proprio i Celti comunemente identificati con i portatori della cultura della sepoltura sotto tumulo (c.d. “Cultura di Halstatt”), ad aver sostituito la precedente cultura megalitica in Europa occidentale.
Gli epigoni di tale grande tradizione culturale europea rimasero, nell’età del bronzo finale e all’inizio dell’età del ferro, nelle due grandi isole tirreniche: la Corsica e la Sardegna. In quest’ultima isola, la forma della costruzione megalitica orientata astronomicamente si trasformò localmente in quella della celebre torre nuragica, sino alla sua definitiva scomparsa, dovuta all’arrivo delle popolazioni semitiche prima (i Fenicio-punici) e indo-europee poi (i Romani).
Veduta aerea del complesso di Stonehenge (Fonte: Aerofilms Library, London)