The Global Prehistory Consortium at EURO INNOVANET
 L'orientamento astronomico delle costruzioni megalitiche
di Federico Bardanzellu
L'ENEOLITICO

Circoli tombali

Nei pressi di Arzachena (SS) sono stati rinvenuti una cinquantina di circoli tombali, composti da pietre erette verticalmente, con all'interno urne a forma di parallelepipedo formate da lastre di pietra rettangolari, con funzioni sepolcrali.
Il complesso più importante, in loc. Li Muri, consta di circoli che hanno un diametro che va da 5 a 8,7 m; il 75% di essi sono orientati a Sud. Al di fuori del complesso esso è presente un menhir isolato con tre concavità. Nel luglio 2000 chi scrive ha individuato altri tre menhirs all'interno del complesso; due sono entrambi allineati con una lastra laterale di una delle tombe in direzione sud; l'altra lastra laterale della medesima tomba è allineata con un terzo menhir, sempre in direzione sud. Il menhir più esterno dei primi due è anche allineato con le lastre laterali di altre due tombe in direzione ovest, con azimut 280-285°.
Pur nella ristrettezza delle loro proporzioni, i "circoli" di Arzachena trovano riscontri nei tumuli circolari anglosassoni di età neolitica (vedi Windmill Hill, Inghilterra) e potrebbero presentare analoghi orientamenti stellari.

Menhir isolati, row e cromlech

In epoca eneolitica, anche in Sardegna, come in Europa continentale e nella vicina Corsica, vengono eretti i cosiddetti "menhir": singole pietre, di notevole altezza, spesso gigantesche. Sino al 1981 erano stati censiti 250 esempi di menhirs, di cui almeno un terzo in prov. di Nuoro. Alti da m. 1 a 6,50 (media m. 3), gran parte dei menhir sardi sono scolpiti con simulazioni antropomorfi femminili, tipologia riscontrabile anche in ambito europeo. E' fortemente ipotizzabile un orientamento astronomico.
Presso Goni (NU), circa sessanta menhir compongono una "row" (fila di pietre, anche di grandi dimensioni, allineate in un'unica direzione); non abbiamo ancora dati per esprimerci con certezza circa il loro eventuale allineamento verso direzioni astronomiche.



Allineamento di menhir presso Goni (NU)

Ad Oliena/NU, presso un villaggio del 2000 a.C. è stato rimesso in luce un santuario in tecnica ciclopica di m. 53x56, per una altezza residua di m. 6. All'esterno di tale santuario sono stati rinvenuti quattro menhir disposti in semicerchio distanti tra loro m. 2,70. In base a tali dati è stato possibile ipotizzare l'esistenza di un circolo complessivo costituito da 36 menhir equidistanti, tale da formare un "cromlech" (espressione bretone indicante un cerchio formato da blocchi di pietre che circondano un tumulo dalla forma a peristilio) calendariale di 36 settimane decaniche, calcolato per conciliare i computi lunari (13 lunazioni/anno) con i computi solari (360 gg./anno). Un quinto menhir ancora in situ, di pietra differente rispetto agli altri quattro, sembra orientato verso il solstizio d'inverno.
Un altro circolo megalitico ("Is Cirquittus") costituito da sette grandi pietre distribuite su un anello di circa 50 metri di diametro è stato rinvenuto presso Laconi (NU). Tenuto conto dei valori riferiti al 2500 a.C., Pino Calledda e Giorgio Murru hanno riscontrato una disposizione delle pietre verso l'alba al solstizio estivo e verso il tramonto al solstizio invernale.

Dolmen

Contemporaneamente appare un altro tipo di sepoltura, classica del megalitismo europeo: il "dolmen", formato da pietre verticali, non squadrate, che sorreggono una lastra verticale, larga e relativamente piatta; il tutto solitamente ricoperto di terra o pietrame.

Caratteristica esclusiva della Sardegna settentrionale, a tutt’oggi (2009) sono stati identificati 76 esempi di dolmen. La loro struttura trova riscontri in esempi in parte leggermente più antichi della vicina Corsica meridionale e, con la originaria copertura di materiale terroso, sembra simile a quella dei tumuli sepolcrali lineari o a galleria delle Isole Britanniche.




Dolmen Sa Coveccada

Nell'esaminare le strutture dolmeniche della Corsica meridionale, gli studiosi Edoardo Proverbio e Pino Calledda hanno fornito alcune ipotesi circa il loro orientamento, e, prendendo in considerazione, oltre all'azimut, anche la declinazione associata alla direzione del dolmen, hanno attribuito loro un "target" in gran parte stellare. Chi scrive si è permesso di elaborare una tabella relativa a tali rilevazioni, desumendole da quanto gli autori riportano in "Rivista Italiana di archeoastronomia", Roma 2004.



Corrispondenze astrali degli allineamenti dei dolmen della Corsica meridionale

 

Denominazione

Località

Datazione

Azimut

Declinazione

Allineamento astrale  

1

Renaggiu

Sartene

1500 a. C.

90

- 0°,4

Betelgeuse

2

Fontanaccia

Sartene

1500-1800

128

- 25°

Alba solstizio invernale

3

..

Petretto
Bicchisano

1500 ca

137

- 21°

Alba lunistizio maggiore meridionale

4

Ciutulaghia

Appietto

2300 a.C.

147

- 39°,3

Alfa Centauri

5

..

Olmeto

2100 a.C.

150

- 40°,3

Alfa Centauri

6

Cruci I

Levie

1400 a.C.

158

- 44°,6

Alfa Crucis

7

Cardiccia

Sartene

2800 a.C.

164

- 44°,6

Alfa Muscae

8

Bizzicu Rosu

Grossa

2200 a.C.

174

- 46°,4

Alfa Muscae

9

M.te Rotondu

Sota

2500 a.C.

198

- 45°,7

Alfa Muscae

10

Cruci II

Levie

1800 a.C.

205

- 43°,1

Alfa Crucis

11

Arghiola

Sartene

2700 a.C.

218

- 34°,1

Beta Crucis


Dall'esame delle soluzioni indicate emergono, peraltro, alcune perplessità, circa gli scostamenti di 5-6° rispetto agli azimut esatti del solstizio e del lunistizio. Per quanto riguarda il target collegato alla stella Alfa della costellazione della Mosca, che, anche in epoca neo-eneolitica, non sembra aver avuto una particolare visibilità nel cielo stellato, si potrebbe supporre un orientamento unico verso il gruppo stellare Centauro/Croce/Mosca, puntato però su quest’ultima, che ne rappresenta la propaggine meridionale.

Il tentativo dei due studiosi di applicare gli stessi target ai dolmen sardi appare meno convincente, anche se ormai non si può più negare che la Corsica meridionale e la Sardegna settentrionale, in età prenuragica, facevano parte di un'unica medesima cultura megalitica.

Proverbio e Calledda, nel 1995, infatti, hanno osservato il dolmen Sa Coveccada (ca 2500 a.C.) di Mores, e ne hanno misurato l'azimut in 123,8°, sostanzialmente, cioè, l'azimut dell'alba al solstizio invernale. Le altre misurazioni effettuate dai due studiosi sui dolmen sardi, non hanno dato risposte altrettanto sicure, salva la considerazione generica che l'85% circa dei dolmen esaminati sono orientati in direzione sud e sud-est.
Anche in questo caso ci siamo permessi di elaborare una tabella relativa a gli orientamenti dei dolmen sardi, rilevazioni, desumendole anche qui da quanto gli autori riportano in "Rivista Italiana di archeoastronomia", Roma 2004.

Corrispondenze astrali degli allineamenti dei dolmen della Sardegna settentrionale

 

Denominazione

Località

Azimut

Declinazione

Ipotesi di datazione

Ipotesi di allineamento astrale  

1

Ladas

Luras

173

-44°59

2800 a.C.

Alfa Muscae

2

Ciuledda

Luras

128.90

-26°41

3100 a.C

Rigel (Orione)

3

Alzoledda

Luras

150.4

-38°09

2825/2425 a.C.

Alfa Crucis (2825)
Rigil Kent (2425)

4

Bilella

Luras

24.3

49°01

 

?

5

Lu parisi

Luogosanto

173.4

-49°08

 

?

6

Su Laccu

Buddusò

172.5

-45°37

2400/1300 a.C.

Alfa Muscae (2400)
Alfa Crucis (1300)

7

Orunita

Buddusò

285

13°71

2.650 a.C.

Beta Andromeda

8

El Comis

Buddusò

161.9

-46°75

2100 a.C.

Alfa Muscae

9

Montju Corona

Ozieri

64.6

18°91

 

?

10

Sa Coveccada

Mores

123.8

-22°27

2500 a.C.

Alba solstizio invernale

11

Su Pedrighinosu

Nughedu S. Nicolò

127.4

-26°83

2225 a.C.

Rigel (Orione)

12

Ispittighese

Sorgono

187.3

-49°98

 

?

Come si nota, il target solstiziale, identificato da Proverbio e Calledda, per il dolmen Sa Coveccada, appare isolato, in un contesto ove i target stellari sembrano maggiormente applicabili agli allineamenti delle strutture prese in considerazione. Come nel caso della Corsica, gli orientamenti verso il sistema Centauro/Croce/Mosca sembrano prevalenti, anche se sono emersi anche un paio di orientamenti verso la costellazione di Orione e uno verso quella di Andromeda.


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