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FONDE IN PERCORSI DI LETTURA I SEGNI SCRITTI CON LE SIMBOLOGIE SACRE GEOMETRICHE E ASTRATTE
L'immagine mostra la parte interna della placca di Gradešnica, segnata da una lunga iscrizione divisa da quattro segmenti orizzontali; al di sopra di ogni linea appaiono tre o più segni di forma estremamente variata: i segni-radice della scrittura proto-europea incrociate a simbologie religiose.
Scoperta nella Bulgaria Nord-occidentale, a Vratsa (Vraca), è databile alla fine dell'ottavo millennio dal tempo presente.

Nell'Antica Europa, la funzione sacra della scrittura determinava una naturale e stretta associazione tra le silhouette dei caratteri e i simboli religiosi, soprattutto quelli geometrici e astratti (Haarmann, 1995).
Specularmente, la simbologia religiosa astratta appare spesso accoppiata a segni di scrittura e ne costituisce alcune forme di base. Il linguaggio per immagini simboliche che "fonda, si fonde e si confonde" con segni lineari tipici di una scrittura palesa, secondo la Gimbutas, aspetti e attributi di una Grande Dea (il serpente, la spirale, la V, la M…) o esprime idee religiose dell'Antica Europa (il meandro, la svastica…).
I due livelli di comunicazione sacra (le simbologie astratte e i segni di scrittura) venivano aggregati e fatti convivere sugli stessi oggetti votivi. Non vanno però confusi.

Ecco alcune indicazioni per distinguerli. Anzitutto, i segni di scrittura sono in numero maggiore dei simboli religiosi. In secondo luogo, solo i caratteri di scrittura possono essere modificati e moltiplicati aggiungendo trattini, archetti o crocette; l'iconografia religiosa non varia le proprie forme di base.